La Pigna
Organo d'informazione del Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino
Comunicato stampa del consiglio municipale

Nella
seduta del Consiglio Municipale del 12 dicembre si è discusso della trasformazione
del deposito Atac di Porta Maggiore
.

Forte
la partecipazione dei cittadini e numerosi gli interventi, tanto dei
consiglieri quanto del pubblico.

Al
termine della discussione è stato approvato un ordine del giorno, proposto
dalla maggioranza, che chiede all’Assessorato all’Urbanistica del
Comune di Roma di non procedere all’elaborazione degli strumenti
necessari alla modifica delle destinazioni urbanistiche dell’area, ma di
avviare un ampio percorso di partecipazione, con il coinvolgimento del
Municipio e dei cittadini del Pigneto, che abbia come finalità quella di
individuare le soluzioni che, nell’ambito delle compatibilità economiche,
urbanistiche e socio-ambientali, possano portare ad un’efficace e
condivisa ipotesi di trasformazione, e sulla base di queste predisporre i
successivi atti.

 

 

 

Dichiarazione
dell’assessore all’urbanistica e alla partecipazione Piero Frontoni

 

La mozione approvata all’unanimità dal Consiglio del
Municipio recepisce pienamente quelle che sono state le valutazioni del
territorio emerse in modo inequivocabile nelle tante assemblee organizzate dal
Municipio.

Già
nei prossimi giorni chiederemo, come Giunta del Municipio, all’assessore
Morassut e al Sindaco Veltroni, di ripensare a tempi e modalità per procedere
alla dismissione e alla trasformazione del deposito atac di Porta Maggiore.

I
cittadini e le forze politiche tutte del Municipio vogliono ridiscutere
dall’inizio il processo di trasformazione urbanistica
dell’area.  Il deposito di Porta Maggiore, una delle primissime
costruzioni  dell’età moderna nel territorio municipale è un luogo
con un forte valore identitario per il quartiere. E’ certo possibile
pensare ad un suo uso diverso e a una sua trasformazione, ma si deve cogliere
questa opportunità anche per venire incontro alle necessità e ai bisogni di un
quartiere fortemente carente, a livello urbanistico, degli standard minimi, e,
soprattutto, lo si deve fare con il consenso pieno e consapevole dei cittadini
e dell’istituzione locale.

Il
Pigneto, negli anni recenti, ha subito importanti trasformazioni
urbanistiche.  A volte sono state fatte non tenendo in considerazione il
parere dei cittadini (vedi il piano di recupero della Pantanella), altre
attivando, fin dall’inizio, percorsi larghi di partecipazione (vedi il
Contratto di Quartiere Pigneto). Crediamo sia interesse di tutti, ATAC, Comune
di Roma, Municipio VI e ovviamente cittadini del quartiere che si segua questa
seconda strada.


 

Dichiarazione
del Presidente della Commissione Urbanistica e Ambiente Giammarco Palmieri

 

La
trasformazione del deposito Atac può essere una grande opportunità per il
Pigneto e per tutto il Municipio”, afferma Giammarco Palmieri,
Presidente della Commissione Urbanistica del Municipio Roma 6.
“Un’opportunità di portare in una struttura oggi poco compatibile
con la realtà della città consolidata servizi, funzioni pregiate, qualità
urbana ed ambientale. Ma proprio perché l’opportunità è grande, il
rovescio della medaglia può essere un grande rischio. Il rischio di non
riuscire ad elaborare un progetto che i cittadini sentano proprio, che non parli
al cuore del quartiere. E per cogliere l’opportunità ed eliminare il
rischio l’unica soluzione è un ampio processo di partecipazione e
coinvolgimento dei cittadini, che dia un’anima, un senso, al progetto,
per trasformare quelli che altrimenti potrebbero essere semplicemente metri
cubi di costruito e mix di funzioni in un ulteriore elemento di crescita
sociale e culturale del Pigneto, dando così un seguito a 14 anni di impegno per
il quartiere”.

 

 

 

 

ORDINE DEL GIORNO
VOTATO
  (12 si, nessuno contrario)

 

Mozione

 

Oggetto: progetto di
trasformazione del deposito Atac di Porta Maggiore

 

Premesso che

l’amministrazione
Comunale, con Deliberazione del Consiglio comunale n. 186 del 1° agosto 2005, ha deciso di
procedere all’alienazione di alcuni depositi Atac su tutto il territorio
cittadino;

tali progetti prevedono la
modifica delle destinazioni degli spazi nei quali i depositi stessi sorgono e
la successiva alienazione;

le risorse finanziarie
ricavate attraverso questo processo saranno investite dall’Atac per il
miglioramento del trasporto pubblico cittadino.

 

Considerato che


tra i depositi da
dismettere c’è il deposito di Porta Maggiore, situato nel territorio del
Municipio Roma 6, tra via Prenestina, largo Caballini e via del Pigneto, per il
quale il Piano Economico Finanziario 2005-2011 di Atac, approvato con la
suddetta delibera, prevede un ricavo di 15.890.000 euro da reinvestire per il
potenziamento del trasporto pubblico locale;

nell’ambito
dell’operazione di dismissione dei depositi, al fine di dare una migliore
qualità architettonica al programma di trasformazione dell’area, è stato
organizzato il “Concorso di idee” “Rimesse in gioco”,
per il quale sono stati selezionati numerosi studi di architettura ai quali è
stato chiesto di proporre idee sulle possibili strategie di riconversione;

sulla base delle norme
contenute nel Regolamento per l’attivazione del processo di
partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana, approvato
con delibera del Consiglio Comunale n. 57 del 2006, il Dipartimento VI, in
accordo con il Municipio Roma 6,
ha attivato un percorso partecipativo con i cittadini, a
partire dal mese di luglio 2007, successivamente alla redazione finale del
Documento Preliminare di Progetto, con il quale vengono fissate le linee
fondamentali del progetto di trasformazione del deposito;

il Municipio Roma 6 ha continuato ad
organizzare, per tutto l’autunno, incontri con i cittadini per far
conoscere le intenzioni dell’amministrazione capitolina e per ricavarne
le impressioni del territorio, nonché utili suggerimenti e proposte volte a
migliorare e a meglio definire il progetto;


questo percorso
partecipativo ha visto un coinvolgimento via via crescente dei cittadini dei
quartieri interessati e delle forze politiche locali;

da tale percorso sono
emerse in maniera chiara ed inequivocabile fortissime perplessità e timori
rispetto all’impatto urbanistico che tale trasformazione potrà avere sul
quartiere, in particolare per quanto riguarda la sua identità storica,
culturale e sociale, e per quanto riguarda la qualità della vita dei cittadini;

le perplessità espresse
dai cittadini hanno riguardato sia la quantità delle cubature indicate nel
Documento Preliminare di Progetto sia il mix funzionale prescelto;

l’idea risultata
vincitrice del concorso è stata quella che aveva come capogruppo Carmelo
Baglivo dello studio Ian +;

nel frattempo sono
arrivate proposte da parte di cittadini organizzatisi in comitati informali per
discutere sugli aspetti del progetto di riqualificazione;

ulteriori proposte sono
state avanzate da forze politiche locali e da singoli consiglieri municipali.

 

Ricordato che


nel mix urbanistico
individuato nel Documento Preliminare di Progetto per la trasformazione del
deposito Atac di Porta Maggiore sono previsti 11.100 metri quadri di
superficie coperta (contro gli attuali 12.300) e 11.500 metri quadri di
superficie libera (contro gli attuali 10.300);

che, sempre nelle linee
guida al concorso, è prevista la suddivisione delle superfici in 11.000 metri quadri di
Sul per abitazioni (circa il 40% dell’intervento privato), 5.300 metri quadri di
commerciale, 8.000 metri
quadri di servizi privati e 3.000
metri quadri di produzione-artigianato, 2.000 metri quadri per
servizi pubblici.

lo strumento previsto per
la realizzazione della trasformazione è quello dell’accordo di programma;

 

Sottolineato che

nel corso delle assemblee
di partecipazione organizzate dal Comune di Roma e dal Municipio Roma 6,
relative al concorso di idee, è emersa una forte difficoltà nel cogliere il
rapporto tra il concorso stesso e la successiva fase progettuale;

è necessario su questo
aspetto uno sforzo da parte dell’Assessorato all’Urbanistica del
Comune di Roma, che chiarisca definitivamente il rapporto tra l’idea
risultata vincitrice e la successiva pianificazione urbanistica, che, come
previsto dai regolamenti comunali, prevederà un forte coinvolgimento del
Municipio e dei cittadini;

 

Ricordato che

l’effettiva realizzazione
di un progetto complesso come quello relativo al deposito Atac di Porta
Maggiore si regge su tre compatibilità necessarie ed irrinunciabili:
compatibilità socio-ambientale, compatibilità urbanistica e compatibilità
finanziaria;

se venisse a mancare una
di queste tre compatibilità il progetto sarebbe difficilmente realizzabile;

la compatibilità
finanziaria è sancita dalla delibera del Consiglio Comunale n. 186 del 1 agosto
2005 che individua in 15.890.000 euro il ricavo che Atac deve ottenere;

la compatibilità
urbanistica è da ricercare nelle regole dettate dagli strumenti di
pianificazione del Comune di Roma;

la compatibilità
socio-ambientale appare in questo contesto quella sulla quale è necessario lo
sforzo maggiore.

 

Sottolineato che

nella fase che andrà dalla
conclusione del Concorso di Idee all’elaborazione  dello strumento
urbanistico attuativo è necessaria un’attenta analisi, condotta con il
coinvolgimento dei cittadini che porti ai seguenti risultati:

  • nell’ambito
    delle compatibilità sopra descritte, sono da preferire gli interventi che
    garantiscono il minor carico possibile, soprattutto in termini di mobilità
    e qualità ambientale, al quartiere;
  • è necessario
    che gli interventi che si realizzeranno abbiano una caratterizzazione
    certa e visibile, ben integrata con la realtà storica, sociale ed
    urbanistica del quartiere Pigneto;

la realizzazione di un
numero consistente di appartamenti – unitamente ai molti altri appartamenti che
altri progetti urbanistici prevedono di costruire in zone viciniori dello
stesso quartiere –  significa senza dubbio incrementare, sul quel
territorio, sia la popolazione che il numero delle automobili, con conseguente
aumento del traffico su via del Pigneto e su via L’Aquila, già fortemente
congestionate, aspetto che necessiterà di un’attenta analisi in fase di
progettazione.

 

Ricordato che


la zona in cui il progetto
si inserisce, quella del Pigneto, tanto per la sua storia pregressa quanto in
virtù di un lavoro attento e lungimirante delle amministrazioni comunali e municipali
che si sono susseguite nel corso degli ultimi 14 anni, si caratterizza come
quartiere ad accentuata e caratterizzante vocazione culturale;

appare perfettamente in
linea con quelle scelte la volontà di utilizzare a fini culturali anche gli
spazi pubblici messi a disposizione dal progetto;

nel Municipio Roma 6
attualmente manca uno spazio all’interno del quale realizzare concerti,
rappresentazioni ed altre iniziative culturali di ampio respiro, alle quali
possa partecipare un numero consistente di cittadini del Municipio;

 

Il
Consiglio del Municipio Roma 6

impegna

il Presidente e
l’Assessore all’Urbanistica del Municipio Roma 6 a farsi promotori e
sostenitori presso la
Giunta Comunale delle seguenti richieste:

  • prevedere, per
    la predisposizione degli strumenti urbanistici e del successivo bando di
    gara, tempi sufficienti a garantire la realizzazione di un percorso di
    partecipazione ampio ed articolato, come previsto dagli articoli 15 e 16
    delle Norme Tecniche di Attuazione del nuovo Prg, che abbia come finalità,
    nell’ambito delle compatibilità sopra descritte, quella di
    individuare una condivisione con il quartiere dei contenuti del programma
    di intervento, che non dovrà essere predisposto prima del termine di tale
    processo di partecipazione; a questo fine appare opportuna, da parte
    dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Roma, la
    predisposizione di tutti gli strumenti di supporto e conoscenza necessari
    per chiarire lo sviluppo del percorso avviato;
  • prevedere,
    all’interno delle compatibilità, la predisposizione di un progetto
    che abbia come principi guida la minimizzazione del carico, in termini
    ambientali ed urbanistici, e la massimizzazione della qualità;
  • riservare,
    all’interno della percentuale destinata ad abitazioni, una quota in
    funzione della più generale strategia, delineata dal Consiglio comunale
    con la Deliberazione n. 110 del 23 maggio 2005, contro l’emergenza
    abitativa;

 

il Presidente e la Giunta municipale a
comunicare al Sindaco di Roma ed all’Assessore all’Urbanistica del Comune
di Roma la preoccupazione del Consiglio Municipale per il fatto che le idee
proposte nel corso del concorso di idee, al di là del loro indubbio valore,
denotano tutte la comune caratteristica di apparire distanti dal cuore dei
cittadini del quartiere Pigneto, facendo sì che sembri ad oggi difficile che il
progetto di conversione del deposito Atac di Porta Maggiore possa avvenire
senza creare gravi lacerazioni nel tessuto sociale; a questo fine appare quindi
di grande importanza quanto previsto dal primo punto di questo dispositivo,
che, se accolto, garantirebbe lo svolgimento di un confronto ampio ed
articolato al termine del quale il progetto che ne emergerà potrà essere
realizzato in maniera più agevole e condivisa.

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